Eccomi qua, non potevo mancare alla prima maratona della mia amica Raffaela e dato che per me è la seconda, l’obiettivo è quello di migliorarmi. Sveglia alle 5:00, viaggio in treno con un gruppo di amici maratoneti, tutti con la stessa voglia di correre 42,195 km. Arrivati a Torino percorriamo quelli che saranno gli ultimi faticosissimi metri della nostra avventura e l’emozione inizia a salire. Ultimi sorrisi nelle griglie di partenza e si parte!
E’ tutto talmente bello che è difficile tenere a freno la voglia di correre, ma so che sarà lunga! Tra lo splendido scenario qualche sguardo viene dedicato anche al garmin, per essere certa di non sprecare troppa energia prima del tempo, come dico con la mia amica Raffa: “Tiriamo le redini!”. Fa freddo e alcuni muscoli faticano a scaldarsi, i chilometri aumentano e anche l’acqua fredda dei ristori crea qualche difficoltà, ma provo a non pensarci, Raffa corre al mio fianco, è in splendida forma, procede sciolta e sorride sempre, voglio correre con lei! Al trentesimo però sento le gambe rigide e la schiena fredda ed è come se fosse bloccata, “Raffa tu vai!”, sta così bene che deve godersi la sua maratona, se lo merita! Stringo i denti mentre vedo che piano piano aumenta la distanza tra me e lei, ma mi dico che manca poco e devo solo mantenere la mia andatura. L’idea di “mantenere” senza aumentare mi rincuora sempre e poi ce la devo fare! Al 36° vedo che il tempo è migliore dell’ultimo lungo corso , allora penso che ormai è fatta, mancano solo 6 km, quelli che corro di routine quando ho poco tempo , e allora coraggio, voglio arrivare al traguardo! Al 40° un ragazzo mi affianca e mi chiede il tempo e se ce la facciamo a stare sotto le 3h e 40’, guardo il garmin, che neanche mi ricordavo più di avere, eccome se ce la possiamo fare!
Non so se ho ancora ne schiena ne gambe, ma la testa si, ed ora è quello l’importante. Inizio a vedere i gonfiabili e sentire la musica, sono stanca, emozionata e contenta e ho ancora energia per far scendere qualche lacrima di sfogo. All’arrivo vedo solo i primi 2 numeri del mio tempo, sono dei 3!! Mi avvolgono in una copertina dorata, poi vedo Raffa e il coach, un abbraccio che vale più di mille parole, ce l’abbiamo fatta! E insieme andiamo a farci mettere al collo quella tanto desiderata e sudata medaglia!
Mariella
E’ tutto talmente bello che è difficile tenere a freno la voglia di correre, ma so che sarà lunga! Tra lo splendido scenario qualche sguardo viene dedicato anche al garmin, per essere certa di non sprecare troppa energia prima del tempo, come dico con la mia amica Raffa: “Tiriamo le redini!”. Fa freddo e alcuni muscoli faticano a scaldarsi, i chilometri aumentano e anche l’acqua fredda dei ristori crea qualche difficoltà, ma provo a non pensarci, Raffa corre al mio fianco, è in splendida forma, procede sciolta e sorride sempre, voglio correre con lei! Al trentesimo però sento le gambe rigide e la schiena fredda ed è come se fosse bloccata, “Raffa tu vai!”, sta così bene che deve godersi la sua maratona, se lo merita! Stringo i denti mentre vedo che piano piano aumenta la distanza tra me e lei, ma mi dico che manca poco e devo solo mantenere la mia andatura. L’idea di “mantenere” senza aumentare mi rincuora sempre e poi ce la devo fare! Al 36° vedo che il tempo è migliore dell’ultimo lungo corso , allora penso che ormai è fatta, mancano solo 6 km, quelli che corro di routine quando ho poco tempo , e allora coraggio, voglio arrivare al traguardo! Al 40° un ragazzo mi affianca e mi chiede il tempo e se ce la facciamo a stare sotto le 3h e 40’, guardo il garmin, che neanche mi ricordavo più di avere, eccome se ce la possiamo fare!
Non so se ho ancora ne schiena ne gambe, ma la testa si, ed ora è quello l’importante. Inizio a vedere i gonfiabili e sentire la musica, sono stanca, emozionata e contenta e ho ancora energia per far scendere qualche lacrima di sfogo. All’arrivo vedo solo i primi 2 numeri del mio tempo, sono dei 3!! Mi avvolgono in una copertina dorata, poi vedo Raffa e il coach, un abbraccio che vale più di mille parole, ce l’abbiamo fatta! E insieme andiamo a farci mettere al collo quella tanto desiderata e sudata medaglia!
Mariella