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Il 2013 è cominciato e i buoni propositi, come da tradizione, hanno riempito una pagina di diario.

In ambito podistico il primo della lista riguarda il tempo sulla mezza e quale migliore occasione che la mezza di san Gaudenzio per provarci.

Il 27 Gennaio “Novara che corre” è presente in massa tutti pronti a dare il meglio nella gara di casa, foto di rito nell’atrio del palazzetto e poi via a scaldarsi un po’ prima della partenza.

Ore 9:30: si parte e al solito esagero spingendo troppo ma mi sento bene e ci voglio provare, mi trovo presto dietro un peacer e raggiungo uno stato di trans agonistica, svuoto completamente la mente e non penso a niente mi concentro solo sulla corsa e sul respiro. Mi trovo in mezzo a diverse persone e riesco per questo a tenere un ritmo che da solo, durante gli allenamenti, non riuscirei mai a tenere. In gruppo si acquisiscono energie inaspettate dalle persone che ti circondano me ne accorgo guardando il cronometro, a volte vorrei rallentare ma non ci riesco o forse semplicemente non voglio.

I chilometri passano veloci ed il ritmo è buono, arriviamo al 15° Km mi sposto per bere qualcosa al rifornimento.

Questa mossa mi fa perdere il treno al quale mi ero agganciato e così, dopo due sorsate di the, riprendo a correre ma mi rendo subito conto che l’andatura non è più quella di prima, sicuramente la stanchezza è il motivo principale ma c’è dell’altro: correre solo, senza nessuno attorno, mi ha fatto perdere quell’energia nascosta che prima avevo. Adesso fatico molto mancano solo 3 Km, il traguardo e l’obiettivo cronometrico sono lì a portata di mano fermo il crono: 1 ora 29 minuti e 48 secondi, sotto l’ora e trenta….primo obiettivo dell’anno raggiunto!

Peccato che questa mezza non si corra interamente nella città di Novara, con magari qualche passaggio suggestivo nel centro storico, ma questa è un’altra storia per adesso godiamoci il fatto di avere una corsa in casa e un gruppo degno del nome che porta.

Non importa quale sia l’obiettivo usando la forza del gruppo sarà più facile raggiungerlo ed il nostro è un gran bel gruppo!

Buone corse “Novara che corre”!

Riccardo


 
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È da tanto tempo che non scrivo articoli sulle gare,è stato un periodo davvero intenso. Durante le feste,seppur io abbia sempre lavorato,sono riuscito a ritagliarmi un piccolo spazio per dare finalmente continuità al mio racconto.
La 100 km di Asolo,corsa nell'ormai lontanissimo mese di luglio,ha lasciato una scia di bei ricordi ed una consapevolezza in più:vendo cara la pelle.
Ho trascorso un'estate tranquilla,all'insegna di molte uscite di corsa ma con pochi km.Perlopiù tra Montagnetta e parco di Trenno.Di particolare ricordo solo una corsetta di 21 km con Heros per fargli “assaporare” per la prima volta questa distanza.
La fine dell'estate rappresenta per me come per molti altri podisti,la ripresa degli impegni più seri,con molte gare in programma e molti km da affrontare.
L'ultima domenica di agosto ho partecipato come ogni anno alla Sgamelà d'Vigez,26 km di saliscendi allenanti su e giù per l'omonima valle,contornati da un'organizzazione perfetta ed un rapporto qualità/prezzo unico nell'ambiente. La giornata si è conclusa con un bagno nelle acque gelide del torrente Melezzo.
Il 2 settembre,complice il fatto di non dover lavorare e di essere da solo a casa,mi sono goduto una non competitiva di 21 km nel parco vicino a Paderno Dugnano,ottimamente organizzata anch'essa.Qui sono stato invitato dal mio amico Marco Airaghi,meglio conosciuto come Capitano Scatenato.
Il 16 settembre è stata la volta della terza edizione della Stragarbagna,l'unica gara che non ho mai corso e che forse non correrò mai in quanto sono nell'organizzazione insieme alla mia società Novara Che Corre ed alla Proloco di Garbagna Novarese.
Il 23 settembre ho raggiunto i miei amici Ciro Di Palma e Mauro Firmani e ho corso con loro la Turin Half Marathon come “aiuto pacer” delle 2 ore ed è stata una bellissima esperienza.
Mercoledì 26 settembre ho avuto il piacere e l'immenso onore di essere invitato a correre da Valeria Straneo (sì,proprio lei...la super campionessa che ha corso alle Olimpiadi 2012 ed ha il record italiano di mezza e di maratona).Ci siamo accordati via sms e ci siamo dati appuntamento al campo di atletica di Alessandria dove lei si allena.Ci siamo trovati ed abbiamo fatto un'ora (per me) indimenticabile di corsetta insieme (naturalmente al mio ritmo) e di chiacchiere nelle campagne intorno alla città piemontese.Un'esperienza davvero unica che porterò sempre tra i miei più cari ricordi.Ancora una volta...grazie Valeria!
Il 29 settembre sono partito alla volta di Rovereto per la prima edizione italiana della Fisherman's Friend Strongman Run alla quale mi ero iscritto con Alice (Radio Deejay) che all'ultimo momento ha dovuto rinunciare per una brutta influenza che non le ha dato tregua.
Anche a Rovereto ho vissuto un'esperienza incredibile.Muri di fieno,fiumi,funi da cui calarsi,reti alle quali appendersi,piscine da attraversare a nuoto....il tutto con 18 km di corsa come contorno!Siamo arrivati alla fine sporchi,bagnati,rotti ma contenti come bambini!Dopo una doccia calda ed un hamburger,sono salito sul treno e ho ripreso la strada di casa.
Il 7 ottobre il solito,consueto,immancabile appuntamento con la Deejay Ten.Come ho detto più volte,questa gara non mi piace per niente:troppo casino per troppi pochi km....ma quest'anno c'erano delle novità che me l'hanno fatta digerire meglio.Ho avuto il piacere di avere a Milano Cinzia,mia amica di sabbia(con la quale ci ripresenteremo dinanzi alla grande distesa del Sahara il prossimo marzo)appena tornata dalla Runiceland in Islanda. È arrivata sabato,siamo andati al Deejay Village e poi a cena. La domenica mattina abbiamo corso e poi siamo stati a pranzo con altri reduci del deserto per una domenica davvero molto bella. Inoltre quest'anno ho corso la Deejay Ten per la prima volta con Rada,accompagnadola dal primo all'ultimo metro e lei,come sempre,si è fatta valere. E poi,per la prima volta ad una gara vera,si è iscritta (e l'ha conclusa egregiamente) anche mia sorella Laura.
Dopo una domenica stranamente senza gare,mi sono presentato al via della Lago Maggiore Marathon il 21 ottobre nonostante fossi appena rientrato da tre giorni a Londra.
Sarà l'aria di casa,sarà il bellissimo panorama,sarà la presenza della mia famiglia....ma ogni anno qui faccio una grande gara.Nel 2011 ho fatto il mio personale e mi sembrava impossibile abbassarlo (visto che non farò mai allenamenti specifici per correre più veloce,non mi piace e lo lascio volentieri agli amanti del “cronometro da guardare con insistenza ad ogni km”).Questa volta,oltretutto,ci sono arrivato stanco e mai avrei pensato di chiudere con un tempo di 3 ore e 44 minuti,ben 8 minuti sotto il mio personale.Con me,oltre a Ilaria ed all'eterno Lillo,ha corso anche Heros il re degli accompagnatori.Per lui era la prima esperienza sulla distanza regina e quindi anche uno spartiacque per ciò che sarebbe successo dopo.Il suo spirito agonistico lo ha portato a chiudere con uno stratosferico 3 ore e 44 minuti (è arrivato 40-50 secondi prima di me) e questo lo ha convinto ha cercare di migliorarsi con allenamenti per scendere sotto le tre ore.Gli faccio il mio più caloroso in bocca al lupo,mi spiace però di aver perso un valido compagno di corsa.
La domenica successiva non ho fatto gare,ma un bell'allenamento nei colori autunnali della Montagnetta pronto ad immergermi nel caos della Grande Mela....si,New York.
Sull'edizione 2012 della Maratona di New York,quella mai corsa e forse mai neanche nata,si è già detto e scritto di tutto.I blog ed i social network per settimane non hanno fatto altro che parlare di quella gara.Io ero là,ho visto e posso dire solo una cosa:è stata presa la decisione giusta con una tempistica volontariamente sbagliata.Questo è tutto.
Il 17 novembre sono partito con Heros per Torino dove,l'indomani ho corso la maratona.Non avevo mai pensato di correrla,forse perchè in quella città ci ho lavorato per 8 anni e se potevo,evitavo di andarci.Ma quest'anno mi sono deciso,spinto dal mio amico e grande persona Mauro Firmani.Lui,che della Turin Marathon è testimonial,organizza tutti gli anni i pacer e la sua presenza ad una gara è sinonimo di buona organizzazione della stessa.A questo aggiungiamoci la presenza di Ciro Di Palma ed il gioco è fatto!
Ma la cosa più bella,più vibrante,più emozionante del weekend piemontese è stata senza ombra di dubbio l'aver avuto il piacere e l'onore di accompagnare al traguardo della sua prima maratona un eroe contemporaneo,una delle persone che stimo di più in assoluto.Il grande Giuseppe “Cico” Cicogna.Su di lui si potrebbe scrivere un libro ma ciò che mi piace davvero è la sua dedizione nello stare sempre in prima linea nel sociale,sia esso la lotta alle droghe o la catastrofe nella quale lavorare con la Protezione Civile.Sempre là davanti e sempre con il sorriso sulle labbra,mai una parola fuori posto e sempre tutto sotto controllo.
Cico probabilmente non era allenato per correrla,la maratona.Ma uno così non avevo dubbi che ce l'avrebbe fatta ugualmente.Al diavolo le tabelle e i minuti al km,siamo partiti e via!Ho preferito tenere il freno a mano tirato,la maratona la conosco fin troppo bene per farmi fregare e per far fregare chi corre con me.Sapevo che la crisi sarebbe arrivata e credo di aver fatto un buon lavoro di “accompagnamento” nel tratto più duro per Cico.Negli ultimi km ho cominciato con la mia consueta telecronaca ed il rettilineo finale è stato storico (anche per un mio scivolone sui sampietrini!),ho ricordato a Cico che nonostante tutto il lavoro che svolge quotidianamente stava portando a termine una corsa di quarantaduemilacentonovantacinquemetri!!
Abbiamo tagliato il traguardo io,lui ed Heros con la bandiera della Via della Felicità,con Cico più emozionato che stanco.Ricordo con piacere questa grande giornata di sport.
Il 25 ottobre mi sono rilassato con una corsetta alla Montagnetta mentre molti miei amici erano impegnati con la Firenze Marathon.
Nel frattempo il freddo pungente dell'inverno ha iniziato a farsi sentire e per me che non lo sopporto è iniziata la stagione più difficile.In settimana cerco di tenere un minimo sindacale di allenamento,per lo più sul tapis roulant in palestra dove sono arrivato anche a correre per un'ora e mezza.E poi nuoto.Anche se va a periodi.A volte non nuoto per settimane,a volte faccio più vasche che corsa.Ed ogni tanto,quando il tempo me lo permette,faccio l'allenamento doppio:corsa alla Montagnetta e poi subito in piscina per 40-60 vasche.
Il 2 dicembre ho corso una gara molto bella,molto ben organizzata e sono riuscito anche a far combaciare tutti gli impegni incastrandoli perfettamente con i 25 km collinari del “Giro del colle di San Michele”.Devo fare i miei complimenti al Circuito Running perchè mi sono trovato davvero bene.Sono partito da Milano da solo,sapendo di trovare gli amici di Novara Che Corre sul posto ed accordandomi con Rada che mi avrebbe raggiunto a Novara con il treno.
Dopo 45' di macchina sono arrivato a San Marco di Borgomanero,al palazzetto dove c'era il ritiro pettorali,il ristoro e dove ho aspettato i ragazzi che arrivavano da Novara.Nonostante i 2°C,non ho patito più di tanto il freddo ed ho cominciato a correre nel fango.Ho corso con Lillo che in discesa volava,allenatissimo dagli ultratrail che ogni tanto si spara.
25 km di salite e discese,di continui saliscendi in una splendida giornata di sole.Le mie Brooks Cascadia erano completamente ricoperte di fango,si arrivava da una settimana di pioggia e neve. Insomma,un gara dura ma molto bella e terminata con una chicca:a 2 km dal traguardo stacco Lillo,o meglio,non mi accorgo che lui diminuisce il passo mentre io mantengo il mio.
A pochi metri dal traguardo,quando lo speaker (l'amico Davide Daccò) riconoscendomi mi sta già chiamando all'arrivo,mi volto e non vedo Lillo. Guardo indietro ma nulla,non c'è.
Non ci ho pensato su neanche un attimo:mi sono fermato ad aspettarlo a cinque,sei metri dal traguardo vicino alle transenne con la gente che mi guardava sorpresa. Davide a quel punto ha detto al microfono che stavo aspettando il mio compagno di corse e la gente ha iniziato ad applaudire!Non me lo aspettavo,per me è davvero una cosa normale. Lillo poi è arrivato ed era contento del mio gesto. Questo ripaga più di mille vittorie.
Il weekend successivo,quello dell'8 e 9 dicembre,sono stato a Reggio Emilia per la 17a maratona della bella città emiliana. Sono partito il sabato mattina con il team della “Via della Felicità”,non prima di aver corso nel ghiaccio della Montagnetta con la mia amica Stefanie ed aver fatto con lei un'abbondante colazione proteica. Dopo un'ora e mezza di viaggio siamo arrivati al palazzetto sede dell'expo della maratona. Avevamo,grazie all'intervento di Ciro Di Palma,uno spazio all'interno del palazzetto per il nostro stand. Il sabato è trascorso veloce ed ho avuto il piacere di rivedere molti amici. I mitici Andrea e Alina,i compagni di sabbia Cinzia,Gianluca,Giorgia ed il grande Rossano. Ho conosciuto Franz di Xrun e ho scambiato due chiacchiere con Stefano Baldini che ha anche firmato la nostra bandiera. Alla sera siamo stati a cena tutti insieme e poi a nanna in albergo.
La mattina seguente la temperatura rigida non ha impedito a molti runners di prendere parte ad una delle maratone meglio organizzate d'Italia (forse la migliore) e così anche io,coperto all'inverosimile,mi sono buttato nella mischia.
Dal giorno precedente avevo deciso di stare con Cinzia e correre con lei almeno fino al km 32,punto nel quale lei avrebbe incrociato un suo amico che l'avrebbe “scortata” negli ultimi diecimila.
Lei,con un cenno,mi ha fatto capire che andava bene ma che avrei dovuto non parlare troppo (per me una faticaccia!). Tra noi gente del deserto bastano poche parole così mi sono limitato a qualche battuta,rispettando la sua richiesta. E' stata una bellissima esperienza e comunque qualche risata ce la siamo fatta lo stesso! Stranamente avevo molta energia e ho mantenuto una buona andatura. Mi sono ristorato bene ed ho evitato di strafare,così al km 38 ho aumentato il passo ed ho intravisto la possibilità di chiudere con un insperato crono. Al cartello del km 42,prima dei 195 metri della gloria,come da accordi c'era ad attendermi Heros con la bandiera della “Via della Felicità” issata su un'asta di un metro e mezzo. Me l'ha passata ed ho fatto un arrivo “alla Ciro” sventolandola con una variante:appena superata la finish line l'ho piantata per terra tipo conquistatore. Per la cronaca,e solo per quella,ho corso in 3 ore 50 minuti e 23 secondi.
Il 16 dicembre ho partecipato alla bella iniziativa natalizia di Silvio Omodeo,onorato di essere stato invitato,al parco di Trenno.
Ho chiuso il mio 2012 chilometrico con qualche uscita tranquilla,soprattutto sul tapis roulant e alla Montagnetta. Mi sono concesso un'uscita un po' più lunga (17 km) il 30 dicembre mattina. Per concludere bene l'anno,mentre correvo,ho aiutato una ragazza rimasta senza benzina a spingere l'auto per quasi un km. Arrivati al benzinaio mi ha detto che era contenta che ci fossero ancora persone buone in giro,le ho fatto gli auguri e ho ripreso la mia corsetta felice.

Simone Leo






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